FinTech: la diffusione delle banche e delle azioni in questo settore
Secondo le stime attuali, il FinTech rappresenta il futuro dei servizi finanziari.
La crisi generata dal Coronavirus ha contribuito ad accelerare la transizione verso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Le imprese dovranno essere in grado di rispondere alle esigenze della generazione Z, i futuri consumatori.
A cosa facciamo riferimento con il termine FinTech? Quali sono i trend degli investimenti in questo settore?
FinTech, cosa significa
L’acronimo FinTech nasce dalla crasi di Financial Technology, e infatti include nel suo significato qualsiasi innovazione tecnologica e automazione del settore finanziario.
Nielsen e l’Osservatorio FinTech & InsurTech del Politecnico di Milano hanno condotto una ricerca sulla diffusione del settore in Italia. I dati rivelano che il 33% degli utenti tra i 18 e i 74 anni ha fatto ricorso almeno una volta a un servizio FinTech. L’indice di soddisfazione media è piuttosto elevato. La percentuale si attesta addirittura al 64% se si tratta di PMI.
I processi più innovativi spaziano dal Machine Learning al Data-Driven Marketing e consentono di rendere altamente personalizzata l’esperienza finanziaria dei clienti. Così nasce un servizio costruito su misura, sulla base dell’analisi del comportamento degli utenti stessi.
Scopri come l’Intelligenza Artificiale può supportare in modo efficace le tue scelte di investimento.
Scarica gratuitamente il nostro contenuto sul Machine Learning pensato apposta per te.
Queste soluzioni rispondono a criteri di semplicità, velocità, flessibilità e convenienza, e rendono i servizi finanziari a portata di click e flessibili nella gestione delle esigenze di ciascun utente.
A dettare la domanda sono soprattutto i Millennials.
Le loro esigenze, anche in ambito finanziario, sono determinate dalla flessibilità e dalla semplicità: aprono le porte alla prima generazione totalmente digitale per cui digital payments e mobile wallet sono all’ordine del giorno.
Maturazione e consolidamento del settore
Il rapporto PwC per il primo trimestre del 2020 mostra che il FinTech italiano sta progressivamente riducendo il divario con lo scenario globale. I trend sono attualmente positivi e promettenti per il futuro. Si registra un significativo incremento del numero di aziende impegnate nel settore e anche dei segmenti di business, con l’ingresso del Real Estate, di soluzioni di investimento in criptovalute e di trading specializzato per gli NPL. Cresce anche il fatturato, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente.
La crescente attrattività degli investimenti segnala la maturazione e il consolidamento del settore. E si conferma un trend destinato a trainare il FinTech.
Oltre alla focalizzazione degli investimenti sui player principali, crescono alleanze e partnership fra singole aziende, attraverso la creazione di hub o piattaforme di integrazione di Open API. Le stesse aziende mirano a espandere la propria offerta, e sempre di più FinTech estere approdano sul mercato italiano e FinTech italiane si muovono sul mercato internazionale.
FinTech, trend degli investimenti
Nel 2019 il FinTech ha continuato ad attrarre l’attenzione degli investitori. Prosegue, quindi, la fortuna che il settore ha segnato sul mercato globale nell’ultimo biennio.
Il trend degli investimenti a livello globale evidenzia un universo FinTech sempre più competitivo. KPMG ha osservato che, nel corso dello scorso anno, le aziende FinTech più mature hanno attratto maggiori finanziamenti e allo stesso tempo c’è stato un incremento delle dimensioni medie delle operazioni (soprattutto per i deal che hanno coinvolto società di Venture Capital).
Per quanto riguarda le tecnologie che qualificano l’offerta FinTech in Italia, l’area principale di sviluppo è rappresentata dalle Piattaforme WEB. Queste permettono di offrire soluzioni ai clienti senza investire nelle tradizionali reti di distribuzione fisica sia nei segmenti passivi (come Lending e Crowdfunding) sia in quelli attivi (come il Wealth–Asset Management).
Cresce di pari passo l’importanza dell’innovazione Data-Driven. I segmenti di business che ricorrono a soluzioni di Intelligenza Artificiale ispirate dall’analisi massiva di dati in un’ottica di sviluppo bottom-up (in particolare nelle aree della Cybersecurity, del Capital Market, dell’InsurTech e attraverso l’implementazione di chatbot.
A livello nazionale e internazionale, uno degli ambiti di maggiore interesse per gli investitori si conferma il segmento dei Payment Services.
Mobile, UX e Blockchain rappresentano le principali tecnologie di riferimento; e in particolare Mobile Payment e Mobile Wallet costituiscono il 36% delle FinTech del comparto poiché rispondono alle esigenze di omnicanalità del consumatore digitale odierno.
In generale, si assiste a un ampliamento e focalizzazione di aree funzionali e tecnologie abilitanti: non solo Payment dunque, ma anche InsurTech e Wealth–Asset Management crescono in termini di fatturato.
Vuoi rimanere aggiornato sugli articoli del blog e sui nostri approfondimenti?
Il sotto-settore dell’Equity Crowdfunding
Il sotto-settore dell’Equity Crowdfunding occupa il 60% dell’area di Wealth–Asset Management. La crescita notevole è dovuta al suo modello di business basato sulla possibilità di fare incontrare gli investitori con start-up innovative in modo immediato e semplice.
Per numerosità di aziende, un incremento rilevante riguarda anche RegTech e Capital Market–Trading.
Tra le tecnologie abilitanti, le soluzioni di Intelligenza Artificiale sono predominanti. L’analisi avanzata dei dati e la loro interpretazione sono cruciali nel supporto alle attività di trading. I nuovi sistemi si stanno muovendo da analisi descrittivo-predittive a prescrittive, migliorando la capacità di anticipare e rispondere ai trend emergenti.
L’implementazione di queste metodologie è sempre più importante. Per il futuro si prevede che gli investitori FinTech volgano la loro attenzione sul miglioramento della sicurezza informatica e sul monitoraggio dei rischi, in risposta alle crescenti minacce informatiche e a requisiti normativi sempre più rigorosi.
Lo scenario del FinTech post-Covid-19
In generale, l’attività di finanziamento di FinTech si è arrestata nei primi mesi del 2020 in corrispondenza del dilagare della pandemia di Coronavirus.
L’Europa è stata la sola a vedere un incremento dei finanziamenti, per quanto in alcuni ambiti non si possa eludere un futuro impatto negativo. Ad esempio, gli analisti fanno riferimento a una possibile diminuzione degli investimenti in Venture Capital: importanti fin dalla fase di seed financing, potrebbero accentuare il trend di minore attenzione verso le nuove startup.
Tuttavia, non mancano segnali di ottimismo.
Proprio le difficoltà generate dal Covid-19 rendono cruciale il contributo delle aziende FinTech affinché accelerino l’innovazione digitale e rispondano alle nuove esigenze della clientela private e corporate.
Lending, Cybersecurity, Blockchain
Secondo le previsioni di Cb Insights, nel futuro post-Covid-19 si assisterà a un consolidamento di alcuni ambiti del FinTech. Acquisiranno una rilevanza sempre maggiore: Lending, Cybersecurity, Blockchain, e le piattaforme di integrazione di servizi in grado di coinvolgere più player.
Le BigTech insegnano. Sono già fortemente presenti nel comparto dei pagamenti, e stanno progressivamente ampliando il proprio raggio di azione. Amazon offre servizi di pagamento e prestiti ai commercianti sulla propria piattaforma; Facebook ha ottenuto una licenza di moneta elettronica in Irlanda e Apple ha presentato la propria carta di credito, sostenuta da Goldman Sachs e dotata di logo Mastercard.
Certo, il vantaggio competitivo dei colossi G.A.F.A. è notevole. Grazie alla mole di dati a loro disposizione, hanno una capacità predittiva delle esigenze dei propri clienti.
Questo è l’orizzonte al quale rivolgersi. Per le BigTech investire in FinTech significa personalizzare sempre di più la customer experience, e costruire una realtà di vantaggi e opportunità costanti e sistematici.
Siamo un intermediario finanziario italiano, specializzato nei servizi di consulenza su base indipendente e di gestione individuale di portafoglio. Siamo indipendenti perché i nostri principali clienti sono gli stessi azionisti, che ci hanno scelto per professionalità, competenza e trasparenza. Siamo una PMI innovativa perché, grazie a proprietà intellettuali registrate e protette e a continui investimenti in ricerca e sviluppo, da oltre 20 anni condividiamo con i nostri clienti uno sguardo verso il futuro e un know how gestionale fortemente personalizzabile. Abbiamo fornito una risposta efficace all’esigenza specifica di controllo del rischio e di trasmissione degli asset familiari alle generazioni successive.