Quali sono le migliori soluzioni di investimento sulle obbligazione High Yield?
Le obbligazioni emesse da aziende con rating inferiore a “BBB-” di S&P o “Baa3” di Moody’s entrano nella classificazione High Yield.
Si tratta di titoli ad alto rischio e alto rendimento. Cerchiamo di spiegare cosa significa e quali implicazioni comporta la scelta di investire in questo settore. Infine, indaghiamo qual è lo scenario per il futuro alla luce della crisi generata dall’epidemia di Covid-19.
Vuoi rimanere aggiornato sugli articoli del blog e sui nostri approfondimenti?
High Yield, di cosa si tratta
High Yield letteralmente significa “alto rendimento”. Fa riferimento a titoli obbligazionari emessi da società private (“corporate”) disposte ad offrire un rendimento elevato all’investitore al fine di finanziarsi sul mercato. Le aziende emittenti titoli High Yield presentano maggiori probabilità di default rispetto ad altre. La detenzione di questi titoli espone quindi gli investitori a un rischio di insolvenza maggiore rispetto ad altri titoli obbligazionari.
In termini gergali queste obbligazioni sono anche definite titoli spazzatura (“junk bond”), proprio perché provengono da debitori con minore solvibilità.
Con High Yield si intendono, dunque, le obbligazioni emesse da società che possiedono un rating di livello speculativo, inferiore alla tripla B. Quanto è più basso il giudizio attribuito dalle agenzie di rating, tanto più alto è considerato il rischio di default dell’emittente. E le obbligazioni sono sempre soggette ad un rischio di fallimento del debitore.
Nel primo trimestre del 2020, le agenzie di rating Standard&Poor’s e Moody’s hanno registrato, sul mercato statunitense, un sensibile incremento rispetto all’anno precedente dei casi di default di aziende emittenti titoli High Yield, in molti casi dovuti principalmente ad insolvenze nel pagamento degli interessi delle obbligazioni. Sia S&P che Moody’s, però, in successive pubblicazioni affermano che l’effetto del CoronaVirus su questo settore non si è ancora manifestato del tutto, prevedendo un importante incremento dello “speculative-grade default-rate”, il numero di casi di default, rispetto all’anno precedente.
Obbligazioni High Yield
L’AFME ha pubblicato un report sullo stato delle obbligazioni High Yield in Europa per il primo trimestre del 2020. L’analisi ha evidenziato tre settori che hanno rappresentato il 72,8% del volume totale delle emissioni ad alto rendimento per il Developed Market europeo: il settore delle telecomunicazioni – che continua a guidare le emissioni come nell’anno precedente – la finanza e i trasporti.
Le obbligazioni High Yield mostrano una volatilità dei prezzi in media più elevata rispetto alle obbligazioni societarie investment grade, proprio a causa delle caratteristiche economico-finanziarie delle aziende emittenti. Il maggior rischio di default cui sono soggette, rende la classe di attività più sensibile alle prospettive economiche rispetto ad altri settori del mercato obbligazionario (soprattutto nei periodi di stress economico in cui i default possono aumentare per varie motivazioni).
Il premio al rischio per l’investitore è un rendimento superiore rispetto a quello offerto dai titoli di Stato e da molte obbligazioni societarie investment grade ritenute più sicure.
Investire in High Yield
Le obbligazioni ad alto rendimento possono concorrere a una buona diversificazione del portafoglio di investimento. A patto di optare per titoli a scadenza medio-breve e per una frazione contenuta del portafoglio stesso.
Secondo uno studio di KPMG, gli investitori guarderebbero sempre più favorevolmente al settore High Yield. La richiesta è però possedere metriche finanziarie aggiornate, informazioni relative alle performance operative dell’emittente (attraverso i suoi principali driver) e una visione coerente delle prospettive e dei potenziali cambiamenti del business di riferimento.
I titoli obbligazionari sono soggetti:
- alla capacità dell’emittente di rimborsare alla scadenza sia il capitale sia gli interessi;
- alle variazioni dei tassi d’interesse (in particolare per i titoli a lungo termine);
- al merito di credito dell’emittente;
- alle condizioni generali di liquidità del mercato.
Il rischio di un’operazione a lungo termine per l’investitore è dover rinunciare alla liquidità immessa fino alla scadenza dell’obbligazione, anche se cedole più alte della media del mercato dovrebbero garantire un flusso costante di rendimento. Inoltre, nel caso di insolvenza dell’emittente, gli obbligazionisti hanno la priorità sugli azionisti nella struttura di capitale della società in questione. Insomma, gli investitori in obbligazioni High Yield avranno maggiori possibilità di recuperare il proprio investimento rispetto agli investitori azionari.
Situazione attuale del settore e previsioni per il futuro
Diversi fattori hanno consentito comunque al settore High Yield di generare performance positive e di svolgere un ruolo importante nella diversificazione del portafoglio nel corso degli anni passati. Ad esempio, tassi di insolvenza bassi, riduzione dei coefficienti di indebitamento, buon indice di copertura degli interessi e bassi livelli di emissione sul mercato primario.
Oggi anche questo settore si trova a fare i conti con la crisi globale innescata dal Covid-19.
Le aziende potrebbero peggiorare la propria posizione debitoria e determinare un conseguente taglio del rating. Dall’inizio dell’anno i bond di corporate italiani passati da Investment Grade a High Yield si sono attestati a 27 miliardi di euro. Il trend pare destinato a durare anche nella seconda metà del 2020.
Investitori cauti
Tuttavia, i dati del passato relativi a flessioni del mercato High Yield mostrano che in periodi di aumento degli spread (differenziale di rendimento tra titoli di Stato o corporate e titoli High Yield) si celi anche il potenziale per rimbalzi nel medio e lungo periodo. Ad esempio, si può far riferimento al mercato europeo degli High Yield degli ultimi anni. All’aumentare degli spread oltre la soglia degli 800 punti base, l’asset class ha generato rendimenti positivi nel periodo successivo compreso tra 1 e 3 anni.
Un’analisi di Deloitte sul mercato delle obbligazioni societarie pre e post Covid-19 rivela, però, che nel contesto attuale gli investitori si mostrano cauti. In virtù dell’incertezza relativa all’impatto economico del Coronavirus e di una volatilità diffusa sui mercati globali, risulta difficile stabilire se i sell-off del mercato High Yield vadano considerati come effettive opportunità di acquisto o incentivi per allontanarsi dall’asset class. Bisogna tener presente che l’impatto economico negativo dovuto alla mancata produzione e alla conseguente flessione delle vendite, si presenterà con maggior forza su tutte quelle aziende già caratterizzate da bilanci in difficoltà e da impegni finanziari consistenti.
In 4Timing SIM crediamo che la diversificazione su questa asset class apporti valore al portafoglio d’investimento. Contestualmente però deve essere esercitato un controllo del rischio dinamico e continuo mediante una gestione attiva (cfr. Trend Following), per proteggere i propri attivi dai pesanti crolli cui questa asset class ci ha abituato in periodi di crisi economica.
Prospettive per il futuro
Certo, i mercati obbligazionari sono stati uno dei principali obiettivi degli sforzi delle Banche Centrali per ridurre le tensioni e generare liquidità. Fitch Rating nel rapporto European High-Yield Bond Insight considera il grave impatto economico della pandemia e attesta una stabilizzazione delle condizioni del mercato dei capitali dopo il picco dei rendimenti del mercato secondario a metà marzo 2020.
Non mancano poi prospettive più rosee. Sulla versione italiana del Wall Street Journal si ricorda come nel corso dei decenni passati ogni diminuzione del prezzo delle obbligazioni High Yield che abbia superato il 10% per periodi consecutivi di tre mesi sia stata poi seguita da un completo recupero dei prezzi entro 4-8 mesi.
Un processo di ripresa potrebbe essere già in atto. Proprio gli sforzi profusi dalle autorità monetarie e fiscali per sostenere l’economia colpita dal Covid-19 hanno determinato un nuovo interesse degli investitori verso il debito societario a maggior rendimento. Una prima risposta è arrivata ad aprile, quando i fondi comuni di investimento in obbligazioni High Yield hanno registrato un afflusso record di investimenti.
Siamo un intermediario finanziario italiano, specializzato nei servizi di consulenza su base indipendente e di gestione individuale di portafoglio. Siamo indipendenti perché i nostri principali clienti sono gli stessi azionisti, che ci hanno scelto per professionalità, competenza e trasparenza. Siamo una PMI innovativa perché, grazie a proprietà intellettuali registrate e protette e a continui investimenti in ricerca e sviluppo, da oltre 20 anni condividiamo con i nostri clienti uno sguardo verso il futuro e un know how gestionale fortemente personalizzabile. Abbiamo fornito una risposta efficace all’esigenza specifica di controllo del rischio e di trasmissione degli asset familiari alle generazioni successive.